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Natale a Crans-Montana: alla ricerca del senso perfetto della raclette!

Svizzera da gustare: l’inconfondibile e irresistibile Raclette al fuoco crepitante di un camino. Accompagnata da un buon bicchiere di vino Fendant.

NG Speciale Natale

NG Primo Piano

by Dario Bragaglia

December 18, 2024

La raclette, tra le più invidiate e inimitabili delle specialità svizzere, festeggia i 450 anni. Era il 1574 quando Gaspard Ambuel, umanista, medico e speziale di Sion descriveva per la prima volta l’uso di far fondere il formaggio attorno a un fuoco. L’evento è stato celebrato in maniera istituzionale a Berna, dove la piazza della stazione si è trasformata in un carnotzet (locale della convivialità) in cui degustare la famosa specialità, che abitualmente si accompagna a un bicchiere di Fendant, il vino bianco del Vallese.

 

Crans-Montana paradiso degli sport invernali e meta per gourmet

La sera è sempre scintillante a Crans-Montana e ricca di tentazioni gourmand come una buona raclette, il più conviviale dei formaggi elvetici.

Preso atto che i Vallesani si intestano l’invenzione della specialità, per l’inizio della stagione invernale saliamo allora a Crans-Montana, al centro del Cantone, per scoprire i locali che propongono la raclette. Bisogna infatti sapere che la località – apprezzata per i suoi 140 chilometri di piste da sci, la vista panoramica su 18 vette che superano i 4000 metri, (dal Cervino al Monte Bianco) e  113 chilometri tracciati per passeggiate-sulla-neve – continua ad avere una significativa attività agricola e pastorale. L’estensione del territorio comunale, che va dai 500 metri (valle del Rodano) ai 3000 metri, consente di coltivare a vigneto oltre 300 ettari e di ospitare numerosi alpeggi, con relativa produzione di formaggi.

 

La raclette è un’arte….tutta da degustare!

Tradizioni secolari: la stagionatura della aclette un formaggio le cui origini risalongo indietro nei tempi.
La stagionatura della Raclette avviene sugli scaffali in legno e in ambiente protetto. Sotto il contollo di un esperto ‘affineur’. Un passaggio determinante del formaggio iconico che si usa  far fondere accanto a una fonte di calore, che viene per la prima volta descritto dal medico speziale Gaspard Ambuel nel lontano 1574. Un ‘must’  del dopo-sci nei ristorantini di Crans Montana. (Courtesy of Svizzera Naturalmente Raclette).

 

Bisogna sapere che la vera Raclette del Valais (AOP, ovvero DOP, dal 2007) deve essere prodotta con latte crudo. Ne servono circa 50 litri per avere una forma, con uno scalzo di circa 10 cm, diametro di 45 e peso attorno ai 6 chilogrammi. La stagionatura varia dai tre ai sei mesi, poi il formaggio è pronto per essere fuso. I  puristi lo fanno davanti al fuoco a legna, più comunemente nei ristoranti si usano apparecchi elettrici. L’importante è che il racleur, ovvero il raschiatore di raclette, sia abile ed esperto nel far scivolare nel piatto la giusta dose di formaggio fuso. Da accompagnare con le patate vallesane belle calde, i cetriolini e le cipolline sotto aceto. A lato, è consigliato avere come rinforzo un’insalatina condita con un buon dressing alla senape. Sul formaggio è consentita una passatina di pepe nero utilizzando direttamente il macinino che solitamente viene portato in tavola.

Ecco i nostripetites-adresses-à-raclette:

 

Tablier in cuoio e camicia alla boscaiola: la Raclette, preparata da abili mani, in ‘tenuta’ perfetta, allieta le tavole dei ristorantini-chic del resort invernale di  Crans Montana. E da cucina povera si trasforma in un vero lusso. Almeno per il palato.

Le Mayen, rue Louis Antille, 9; +41 274812985;

In questo ristorante (anche hotel) viene proposta una vera e propria degustazione di Raclette du Valais AOP. Da una mappa si scelgono i formaggi provenienti da tutto il Vallese, dalle sponde del Lago di Ginevra all’alta Valle del Rodano. Sono oltre una ventina le località proposte, di cui quasi una decina sono alpeggi nel territorio di Crans Montana. Si avrà così la possibilità di scoprire la differenza fra le varie forme, dalle più dolci a quelle con il gusto più intenso.

 

Soirée Raclette: c’è spazio per la rivisitazione di un piatto che più tradizionale è impossibile da trovare? Il ristorante Alpage propone un’insolita spuma di Raclette, da aggredire a colpi di cucchiaio.

La Plage, Impasse de la Plage; +41 274812787;

Chalet-ristorante situato sulle rive del lago Moubra, dove estate e inverno si praticano molte attività sportive e outdoor. Lo chef propone una versione rivisitata, con spuma di raclette d’alpeggio, patate e cipolle grigliate. Ambiente piacevole, a volte con musica dal vivo, dove gustere piatti locali e internazionali.

 

Lo Chalet è  il ‘santuario’ della Raclette servita con contorno di specialità dal gusto pronunciato come prosciutto crudo e tagli di carne secca, lardo, salame che vanno a nozze (è il caso di dirlo) coi fichi secchi!

Le Chalet, rue du Prado, 5; +41 274810505;

Locale in stile tradizionale, emblematico della stazione. Si trova nella via principale e oltre alla raclette au feu de bois, servita con accompagnamento di prosciutto crudo, carne secca, lardo, salame e fichi secchi, propone altri piatti tipici svizzeri, come diversi tipi di fondue, costolette e cosciotto d’agnello, galletto allo spiedo.

 

Le Châlet à Raclette....è nel cuore di un bosco!
Le Châlet à raclette esiste e occorre cercarlo immerso nel cuore di un bosco!

Le Mayen de la Cure, Route de Mayen, 1; +41 274810498;

Chalet in mezzo al bosco, raggiungibile in auto in estate, mentre in inverno si trova sulle piste da sci. Dalla terrazza splendida vista sui Quattromila vallesani. La raclette ai formaggi d’alpeggio è presente nel menù assieme ad altre specialità come la fondue e diverse varianti del rösti.

 

Annesso alla Buvette de la Cave du Sex -posto semplice e informale- c’è un piccolo caseificio dove la produzione principale (e più richiesta) è quella della Raclette: da consumare sul posto o da portare a casa come trofeo dopo una bella passeggiata nel bosco innevato che vi porta in un alpeggio a 1900 metri di altezza.

Buvette de la Cave du Sex, Route des Caves du Sex, 55;

+41 76 526 5795

Si parte dall’Hameau de Colombire (un insieme di vecchie baite vallesane perfettamente restaurate) e, al termine di una bella passeggiata nel bosco lungo la bisse (antico canale di irrigazione) du Tsittoret risalente al XV secolo, si arriva all’alpeggio posto a quasi 1900 metri di altitudine. La buvette annessa al piccolo caseificio (si acquistano formaggi direttamente sul luogo di produzione) con locali di stagionatura è un posto semplice e informale, ma si sarà completamente immersi nello splendido contesto naturale che circonda Crans-Montana: il luogo ideale per gustare le specialità del Cantone e in particolare i formaggi prodotti sui pascoli di proprietà.

 

Cave Cordonier & Lamon, Chemin du Tsarretton, 51, Flanthey; +41 274581257;

La cantina dove acquistare il vino di Crans-Montana che viene prodotto da uve coltivate fin verso i 700 metri di altitudine. La gamma comprende tutti i vini tipici del Vallese (e altri vitigni internazionali): Fendant, Heïda, Humagne Blanche, Johannisberg, Petite Arvine, Cornalin. Un bel ricordo da portare a casa assieme a una fetta di Raclette per organizzare una serata “vallesana” con gli amici.

 

Il Boutique Hôtel di Faern Crans-Montana,  conserva intatta la tradizione gastronomica vallesana servendo in tavola, poco incline alle mode gastronomiche, una morbida e ‘calorica’ raclette.

Faern Crans-Montana, Route de Vermala 10-12; +41 274812612;

Hôtel design ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio residence. Situato a pochi passi dagli impianti di risalita, offre una spa con piscina, un bar-social-club e l’Eteila Brasserie dove gustare le specialità locali.