Eventi
by Rosalba Graglia
March 06, 2021
Il plurale è d’obbligo visto che l‘8 marzo, evento dedicato alle donne, è alle porte, ma ai tempi del Covid è ancora più scombinato del solito.
Niente pizzata con le amiche, niente cortei, niente mazzolini di mimose che il compagno della vostra vita compra all’ultimo minuto prima di tornare a casa da qualche venditore abusivo al semaforo. Anche perché diciamolo siamo un po’ stufe che ci si ricordi di noi ufficialmente un giorno all’anno come fossimo specie da proteggere alla stregua dei panda e dei gorilla di montagna, per poi continuare come sempre negli altri 364 (e al ritmo tragico di un femminicidio ogni 3 giorni, dato del 2020). Quando tutto è cominciato, agli inizi del ‘900, c’erano in ballo diritti importanti, il voto, il lavoro: più di in secolo dopo, molte cose fatte certo, e molte no.
Ma noi donne abbiamo l’ironia dalla nostra parte e siamo anche capaci di fare dell’8 marzo 2021 una giornata all’insegna della leggerezza e del glam…ecco qui allora qualche idea.
Delivery at home
Siamo gli angeli del focolare, brave ai fornelli (anche se dietro quelli dei ristoranti stellati le donne si contano)? Incrociamo i mestoli, e via al delivery
Degustando at home consegna eccezionalmente anche di lunedì (ordinazioni fino a domenica 7 alle 17), menù e piatti a scelta fra 15 grandi ristoranti torinesi. Per la cronaca, tutti maschi, giusta inversione di ruoli per l’8 marzo: dal menù alla portoghese di Fabio Montagna da Bacalhau a Lorenzo Careggio di Eragoffi, lo stellato Claudio Vicina di Casa Vicina, Nicola Batavia del Birichin, e via via Casa Amélie, Du’Cesari, Ivo1958…fate voi.
E con la box arrivano a casa anche una maschera di bellezza e una bottiglia di vino, perché tutto fa…
Food al femminile
Se preferite un menù che abbia dietro una mano femminile, ci sono i ristoranti delle chef, pochi ma buoni. E a Torino c’è solo l’imbarazzo della scelta: Valentina Chiaramonte al Consorzio di via Monte di Pietà 23, Claudia Innorta alla Taverna del Re, la versione bistrot dello stellato Da Guido di Ugo Alciati da Eataly al Lingotto (dove ci sono pure stuoli di sfogline che preparano i leggendari plin, ricetta anche questa al femminile della leggendaria Lidia), Anna Mastroianni, pastry chef d’eccellenza a Casa Vicina, da Green Pea, Daniela Petrone da Petronilla in Corso Verona, il menù tutto giallo mimosa preparato da Ines Dall’Ara al Porticciolo di via Barletta 58, e magari finale dolce con la pralina 8 marzo ideata da Debora Massari, figlia del sommo maestro Iginio Massari (nella boutique di piazza CLN), nello store online, e nelle pasticcerie di Brescia, Milano, Verona, oltre che al Temporary Store di Roma, presso la Stazione Termini.
Una serata diversa
Visto che non si può uscire, una serata diversa per l’8 la propone #DonneDaCoprifuoco, il format online delle donne per le donne lanciato da Lovever – concept store torinese dedicato all’amore – che, lunedì 8 marzo, alle ore 21.30, vede Elisa Sevino, titolare di Loverer e creatrice del format, dialogare con Claudia Fraschini, chef, ideatrice di Cookin’ Factory e autrice di Beata o dannata? La Divina Commedia è servita, viaggio fra Inferno, Purgatorio e Paradiso del cibo. L’ appuntamento di #DonneDaCoprifuoco è “Lovin’factory. L’amore per la cucina rivela l’amore per noi stessi”, una chiacchierata a tema cibo dolce-piccante… Diretta instagram sulla pagina di LOVEVER:https://www.instagram.com/lovever.shop
Mimosa in versione cocktail
E in ogni caso, qualunque sia la vostra scelta, compreso film romantico su Netflix sul divano, c’è un cocktail d’obbligo. Il cocktail più facile del mondo, ma di sicuro effetto. Si chiama Mimosa, forse è stato inventato al Ritz di Parigi, e si prepara con 7,5 cl di champagnem 7,5 cl di spremuta di arancia. Basta spremere l’arancia in un bicchiere flûte ben freddo, poi versare delicatamente lo champagne ed amalgamare delicatamente, voilà. Giallo sole, bello anche da vedere. Se proprio non avete sottomano lo champagne, vi autorizziamo a sostituirlo con una bollicina nostrana di qualità. Sarebbe bello che ognuna a casa propria comme il faut tutte brindassimo l’8 marzo con un Mimosa. Un evento collettivo virtuale per una Festa della Donna al tempo del covid, nonostante tutto.
e il giorno dopo, un caffè in rosa
…per tornare alla quotidianità di sempre, e che sia al femminile: un caffè Vergnano nella tazzina rosa della Pink Collection, per sostenere il progetto Women in Coffee.