Gourmet
by Dario Bragaglia
January 26, 2021
Eric Frechon, lo chef tristellato del ristorante Épicure dell’Hôtel Bristol di Parigi, si guadagna un altro macaron Michelin. La guida rossa uscita nei giorni scorsi in Francia ha infatti assegnato una stella al Louroc, il ristorante gastronomico del mitico Hôtel du Cap-Eden Roc affacciato sul Mar Mediterraneo sulla punta del Cap d’Antibes. Lo scorso anno ha festeggiato i 150 anni, una leggenda dell’hôtellerie: volendo citare il nome di qualche ospite illustre si va da Marlene Dietrich a Picasso, da Gertrude Stein a Ernest Hemingway. E naturalmente Francis Scott Fitzgerald, accompagnato dalla inseparabile Zelda, che prese spunto dai suoi soggiorni sul Cap per molte pagine di Tenera è la notte.
In occasione dei 150 anni, l’hotel che fa parte dell’esclusiva collezione Oetker ha avviato il rinnovamento del design negli spazi dedicati alla ristorazione: il bar La Rotonde, l’Eden-Roc Grill e appunto il ristorante gastronomico Louroc. Il compito è stato affidato all’architetta brasiliana Patricia Anastassiadis con base a San Paolo che aveva già lavorato per i principali brand dell’ hôtellerie internazionale. Ma rinnovare il décor non bastava, bisognava pensare anche ai contenuti gastronomici. Ed ecco la consulenza affidata a Eric Frechon che già opera da oltre vent’anni – come detto – al Bristol di Parigi, altra perla della collezione Oetker. E’ qui che l’ho conosciuto e dove nel corso di un’intervista ho apprezzato uno chef solido, concreto che, oltre al talento in cucina, dimostra una grande capacità organizzativa e di fare squadra. Impressioni confermate in Costa Azzurra dove, dopo solo una stagione, il progetto Louroc da lui supervisionato ha raggiunto la stella. Per arrivare a questo traguardo lo chef parigino si è affidato a Sébastien Broda con un’esperienza in alcuni dei più prestigiosi ristoranti stellati della Côte (Le Martinez sotto la direzione del rimpianto Christian Willer, L’Amandier con Roger Vergé (anche lui scomparso) Le Carlton a Cannes, e ancora il Jarrier a Biot e il Grand Hôtel a Cannes.
A completare la brigata ci sono Arnaud Poëtte, executive chef in servizio da 28 anni, Lilian Bonnefoi, chef pâtissier. Per quel che riguarda la sala, completano il gruppo due professionisti come Jérémy Berthon, chef sommelier e Jérémy Heuline, direttore di sala, che portano la loro esperienza e profonda conoscenza della maison.
“Qui il Mediterraneo si impone con la sua presenza” hanno sottolineano gli chef. “Abbiamo cercato uno stretto rapporto con i produttori della regione, per far scoprire i loro prodotti che la nostra cucina cerca di sublimare, senza snaturare. Nei piatti, le carni, i pesci, le verdure diventano di volta in volta protagonisti. Un continuo rimando fra terra e mare. I pescatori locali ci portano ogni mattina il pesce fresco: la qualità è garantita dalla pesca con il palamito. Inoltre i legumi di stagione sono coltivati e raccolti direttamente nel nostro orto”.