NG Gourmet
By Rosalba Graglia
Turin, November 19 , 2020
Torino sta diventando sempre più green anche a tavola. E in attesa dell’apertura, prevista per l’8 dicembre, di Green Pea, il primo green-retail al mondo, cominciamo ad entrare nel ‘mood’ con un po’ di posti dove il green-food è davvero di casa.
Pacifik Poke (Hawaiian Inspired Food) dove l’esotismo si tinge di verde.
Ultima apertura in ordine di tempo quella di Pacifik Poke, che ha appena inaugurato un nuovo punto vendita dedicato alle sfiziose e variegate insalate hawajane in via Tripoli a Torino . Bella sfida aprire in pieno lockdown: naturalmente per ora con un menu d’asporto per take-away e delivery, ma il segnale positivo è importante. Pacifik Poke ha così 5 locali all’attivo, 4 a Torino (via Duchessa Jolanda, via Verdi, corso Dante e via Tripoli e uno a Rivoli, in via 1° Maggio) e ha appena aperto un nuovo locale anche a Milano, il Pacifik Poke Restaurant di via Pollaiuolo, che va ad aggiungersi al punto vendita in via Magolfa 1, zona Navigli. Una vera strategia sul territorio visto che per il 2021 il gruppo prevede nuove aperture nel Nord/Centro Italia.
Insomma le tapas hawaiane e le Poh-Kai, più note come poke bowls, a Torino sono proprio piaciute, sarà che noi torinesi sentiamo una gran nostalgia del mare (nostrano), fin dalle canzoni di Paolo Conte, e i mari esotici ci fanno sognare anche di più…La leggenda vuole che la bowl sia stata inventata dai pescatori hawaiani che, ancora sulla barca, univano il pesce appena pescato e tagliato a cubetti al riso, alle verdure crude e a una salsa speciale. Il tutto è stato portato da noi da tre soci, Stefano Zenga, Pierfranco Masera,
Andrea Garavoglia, a cui si è aggiunto ora Ezio Salce. Poke secondo le autentiche ricette locali, o a scelta del cliente. La formula è semplice: pesce freschissimo o eccellenti tagli di carne con una base di riso o cavolo “kale” e poi avocado, anacardi, mango, edamame… Bowl buone e anche salutari: ci sono poke dalle proprietà toniche e depurative, per gli sportivi, per la protezione della salute cardiovascolare, bowl veg e anti stress. Il green food, si sa, è ‘healthy’ e fa bene, evviva.
Oh, What a Salad!
Niente a che vedere con le tristi insalate da dieta rigida: oggi le insalate sono ricche, anche nei colori, sfiziose, sane ma soprattutto saporite.
Per esempio da 5alad di via Marco Polo 36 vicino al Politecnico, il primo salad fast food di Torino (www.5alad.it), che propone 5 ingredienti da combinare a piacere per 5 euro (ecco spiegato il nome, con un 5 che gioca a fare la S), un posto tutto verde e legno molto ecologico, e belle insalate che appagano anche gli occhi.
Formula analoga da Fresh Cut, (insalate buone, veloci, sane) nuovo progetto torinese di Federico Genta, che da sempre si occupa di vino, Riccardo Fedele, lo chef (che ha lavorato anche da Marchesi) e Marcello Tedeschi, milanese, che da bravo meneghino si occupa della parte finanziaria. Il locale minimal è in via Carlo Alberto 12 (in pieno centro) e propone insalate ricche, gustose e,
soprattutto, smart: sei sono già studiate come ingredienti, e infinite da creare al momento a piacere, scegliendo anche condimenti (fra i gettonati ecco gli abbinamenti arancia e zenzero e miele e senape) ed extra (da 6€). Parole d’ordine creatività e qualità, ricerca dei prodotti di piccoli produttori della piattaforma Deliveristo, e le insalate sono coltivate con metodo acquaponico con pazienza certosina da Vittorio Agu, 24 anni (laurea in economia e commercio alla Bocconi e Master in business management a Parigi) nella sua azienda Mittegarten, a Moncalieri. Entrambi i nuovi indirizzi dell’insalata propongono delivery e take away: assolutamente da provare.
Il verde si apre un varco anche in bottega.
Altra eco-tendenza gli acquisti green da aziende agricole. Anche senza spostarsi dalla città (e ora da casa, con le consegne a domicilio) ma cercando le confetture, i succhi, i sughi direttamente dai produttori giusti
Qualche esempio? Ca’ Mariuccia, azienda di agricoltura etica di Albugnano, sulle colline fra Torinese e Monferrato, viene in città a Porta Palazzo, e dal giovedì al sabato allo stand n 30 dell’Antica Tettoia dell’Orologio porta i suoi prodotti trasformati, specialità di stagione, i vini, tra cui la recentissima doc Albugnano 549 e la cucina agricola da portarsi a casa.
Eraway Dispensa, ultimo progetto di delivery del ristorante torinese EraGoffi propone una box con dieci ingredienti selezionati dallo chef Lorenzo Careggio, fra i suoi produttori di fiducia, dal burro di panna fresca di Carla Occelli (I segreti di Carla) ai contadini di Porta Palazzo, a Badola, un contadino di fiducia (presente al mercato di Porta Palazzo) che fornisce i pomodori per la preparazione dei sughi, il pane di Rudy Marangon di Agribiscotto… Produttori presentati tutti i lunedì alle 19 in diretta Instagram sulla pagina @eatpiemonte da uno dei soci del locale, Alberto Fele.
I sughi, le confetture, i succhi, il miele, le salse e gli antipasti dell’Azienda Agricola Miglioretti di Pino Torinese, creata da Emanuele Miglioretti, una laurea in architettura messa nel cassetto per tornare all’azienda di famiglia e riscoprire prodotti e sapori antichi, garantiti dal marchio e-green. Li si trova in indirizzi di gusto d’eccellenza, come Perino Vesco, l’Angolo dei Sapori, Bricks, Rural, il Pastificio del Monferrato.
Il gusto per i prodotti ecologici cresce: ottima notizia per un futuro sempre più Green & Healthy!
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