Beauty
by Monica Melotti
September 17, 2020
A osservarlo attentamente, il Vanesio versione Millenial, salta in mente la canzone della Gianna Nannini: “Bello e Impossibile...con quegli occhi neri e il tuo sapor mediorientale…con quella bocca da baciare”. Solo che gli occhi neri, questa volta, risaltano per il mascara, l’eyeliner e la matita per le sopracciglia. Quanto al color brunito della pelle, che rimanda al ‘tuo sapor mediorientale’ beh cercatelo nell’uso sapiente dei fondotinta. E se le labbra sono lucide, turgide e carnose come la polpa di un frutto e sono un invito a scena aperta a baci appassionati, il merito va comunque al balsamo, steso per umettarle e proteggerle ‘comme-il-faut’. Una trousse-de-toilette, quella del nuovo irresistibile Vanesio, da far invidia a quelle di Carine Roitfeld, fashion editor, e di Donatella Versace, vere maestre del Make Up, specie nel correggere il ‘contour’ degli occhi messo a dura prova da notti in bianco.
Così è se vi pare, anche se le Beau Brummel, alias Lord Brummel (1778-1840) il principe dei Dandy, amico intimo di un autentico principe, quello di Galles, non avrebbe avuto nulla da obiettare, lui che trascorreva ore davanti alla consolle di uno specchio per imbellettarsi e cospargere il volto e la chioma di polveri impalpabili.
Un’eredità ‘spirituale’ la sua destinata a persistere al trascorrere del tempo. Non a caso durante durante il lungo, interminabile lockdown, le ricerche su tutorial di trucco maschile sono aumentate, sostenute anche dall’ossessione per i selfie e dall’avanzare della You Tube Generation. Secondo i dati del gruppo NPD, che analizza le tendenze di mercato, gli uomini l’anno scorso hanno rappresentato una piccola parte dei 7,6 miliardi di dollari americani spesi in make up, ma entro il 2022, il trend è destinato a cambiare e sempre più uomini, anche meno giovani, saranno propensi a comprare prodotti per il trucco, soprattutto nei drugstore e on line.
Una cultura genderless ma che affonda le radici nell’Antico Egitto basti pensare alle discendenze di faraoni con gli occhi bistrati dall’eyeliner. Più vicini a noi, troviamo esponenti dello star-system come David Bowie (specie nel ruolo controverso di Ziggy Star), Prince, Boy George, Freddie Mercury, sino a Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones, che dei suoi occhi bistrati ne ha fatto un marchio di fabbrica e Adam Lambert con il suo caratteristico “guyliner”. Stesso fil rouge anche tra gli attori del calibro di Johnny Depp con lo smokey eye più famoso, quello di Jack Sparrow ne “Il Pirata dei Caraibi”, ma sfoggiato anche sui red carpet, così come hanno fatto Jared Leto e Daniel Kaluuya con tanto di fondotinta e mascara. L’ascesa del make-up genderless si deve anche ai beauty blogger uomini, come l’inglese Jake-Jamie Ward conosciuto sui social come The Beauty Boy, che ha dato il via al movimento #makeupisgenderless.
Ma che tipo di make up ricerca l’uomo?Tale che dia risultati, senza farlo sembrare truccato. I grandi brand della cosmetica hanno intercettato la tendenza: Chanel, nel 2019, ha lanciato “Boy de Chanel”, una collezione essenziale: una matita per le sopracciglia, un balsamo labbra, un fondotinta, due smalti opachi e un set detergente.
Oltre al capostipite del makeup for men, Stryx, dove il packaging è molto discreto, il concealer sembra una penna stilografica, ma troviamo anche altri brand, come Altr London che per accattivarsi un pubblico più virile nel suo idratante ha aggiunto l’estratto di whiskey e War Paint, il cui best seller sono i fondotinta dalle diverse texture e coprenza, ma anche ciprie, lipbalm e bronzer. Mentre si segnala l’arrivo recente in Italia del brand MMUK Uomo, una linea di make up, in vendita solo su Asos. L’uomo è servito…e truccato a dovere!