Stile
by Albert Valloni
June 26, 2018
Quali saranno i nuovi stili di culto per gli amanti dello streetwear? Difficile anticiparli perché le mode in questo caso cambiano non di stagione in stagione ma di settimana in settimana contagiati da influencer che si muovono rapidi e scaltri su piattaforme Social tipo Instagram, Twitter e YouTube (abbiamo sicuramente dimenticato altri protagonisti nella galassia dei Social, tipo Telegram che ha già preso il posto della messaggistica ultrarapida e gratuita di What’s Up). E che dire dei giovani che si affidano ancora a Facebook? Semplicemente superati…Sempre di meno quelli che lo usano nell’estate targata 2018.
Ma nessuno (chiedetelo pure agli esperti in materia come ai futurologi) è in grado di prevedere le prossime tendenze nella moda. L’unico evento a livello nazionale (e oserei dire internazionale) capace di mettere a fuoco come un potente telescopio interstellare stili e tendenze nel settore dello Streetwear e della Streetfashion (più portabile con quel tocco di eleganza in più) è il Maze Festival di Torino ( dal 29/6 al 1/7), giunto alla seconda edizione in piazzale Valdo Fusi nella sede dell’ex Borsa Porta Valori (di per sé un gioiellino di architettura modernista disegnato dagli architetti Gabetti e Isola nel lontano ’56: una cupola di calcestruzzo senza far uso di colonne)
Quest’anno tra le anteprime, oltre alla presenza in passerella della top model italo-filippina Ambra Battilana Gutierrez (nell’articolo precedente), venticinquenne di una sensualità mozzafiato, ci sono dei brand ancora poco conosciuti al grande pubblico, ma che stanno avendo un discreto successo tra i trend setters: tipo Italia 90, composto da un team di giovani stilisti e creativi torinesi a cui piace customizzare le sneakers con citazioni e loghi presi a prestito da altri brands.
Troverà il suo spazio accanto a big del mercato come Fila, Kappa, New Balance e Fred Perry (che si sfidano proponendo tessuti sempre più all’avanguardia, tagli ricercati e motivi che ammiccano a un pubblico di Millenial, gli iperconnessi e Centennial, quelli nati tra il 1997 e il 2010).
Non sarà facile anche per i Big riuscire a distinguersi da brand sempre più emergenti, veloci e iper-attivi come Holyland Civilians (da Tel Aviv) e Dreamyourself, i veri protagonisti della scorsa edizione del Maze Festival, a cui hanno dedicato pagine intere giornali del calibro di Cosmopolitan, Glamour, La Repubblica, La Stampa e Rolling Stone. Grande attenzione anche alla galassia dei micro-brands come Infinite Society (da New York), Daomey (dall’Inghilterra), Mins (Made in Scampia), Trash and Luxury, e il giapponese Mizuno che quest’anno presenterà la nuova collezione di sneakers 90s Athletic, destinata a trasformarsi in un ‘must’ tra i giovani per le forme e pattern iconici ispirati alle imprese sportive dei grandi atleti di quel periodo. Tra gli appuntamenti al top da non perdere, quello di venerdì 29 giugno quando, sempre nell’ex area della Borsa Valori, alle 17,30, si confronteranno due figure reduci da storie professionali molto diverse tra loro: lo stilista Marcelo Burlon, creatore del brand County of Milan (molto amato dai trendsetters) e il patron del gruppo Basic Net, Marco Boglione, in rappresentanza del marchio Robe di Kappa. Tra gli eventi più curiosi che i modaioli non mancheranno di registrare in agenda, quello di domenica 1 luglio quando sarà possibile customizzazione le proprie sneakers affidandole al collettivo milanese Mundus Hub. In Giappone i modelli di sneakers più all’avanguardia e quindi invidiati, sono proprio quelli personalizzati sostituendo le suole con quelle spesse di para in Vibram che non solo ne aumentano la longevità ma garantiscono un appeal inconfondibile. Intanto, Jennifer Caudalio, l’ideatrice del Maze Festival, già sta pensando alla prossima edizione, quando spera di poter avere tra le ‘celebrities’ uno stilista del calibro di Dapper Dan, -conosciuto per il suo stile gangster chic- ma soprattutto per trasformare i suoi capi inserendo loghi di altre griffes, al punto che Gucci (dopo essersi ispirata in modo quasi imbarazzante alle sue collezioni) ha deciso non solo di avviare insieme a lui una collaborazione, ma di dedicargli una boutique di prossima apertura nel quartiere, sempre più alla moda, di Harlem!
(Ha collaborato Matteo Tomaino)