by Albert Valloni
August 31, 2017
Arrivata sulle nostre tavole a sorpresa, la Pasta di mais servita in un’Anguria, è rallegrata, tanto per restare sul tema, da chicchi di mais e profumata da una pioggerellina color porpora di fiori di lavanda (vi consigliamo quella dell’azienda agricola Angelo Paolo Ratto): un invito a celebrare questa lunga lunga estate che si pensava non dovesse finire mai.
Raggiunta per telefono a Fuerte Ventura, dove ha trascorso lontano dai ‘foodies’ le sue vacanze, Claudia Fraschini, l’animatrice di COOKINFACTORY, una delle più rinomate e fantasiose scuole di cucina a livello nazionale con sede a Torino, ci svela la sua ricetta ‘multicolor’ destinata ad aprire una nuova strada tra i gourmand, quella che porta a un incontro tra vegetariani puri e ortodossi (chi si concede il pesce di tanto in tanto).
500 g pasta di mais
160 g di tonno
130 g mais
basilico
3 zucchine trombetta
pinoli
uva senza semi
Procedimento
Tagliate a cubetti le zucchine e spadellatele con olio, del sale rosa hymalayano e del pepe. Cuocete la pasta in acqua abbondante salata e conditela con le zucchine, il tonno, il mais, il basilico, i pinoli leggerrmente tostati e dell’uva tagliata a spicchi. Condite bene con olio e sale. Servitela nel ventre decorato di un’anguria.
“Un piatto che certamente non troverete fotografato sulle riviste di moda o di cucina e tantomeno nei ristoranti branché della Penisola, perchè questo piatto è ben più esclusivo per il suo aspetto ‘Ready-made’, a cominciare dalla sua presentazione, ispirato da una semplice passeggiata in giardino, cercando quello che c’è di più fresco e di stagione“, spiega la giornalista e scrittrice Barbara Ronchi della Rocca, esperta di storia del costume e di nuovi trend in cucina.
Per poi aggiungere, “In Inghilterra, anzi, nel cuore di Londra, non è certo una novità questo modo di cucinare. Si pensi ai piatti che deliziano i clienti dei ristoranti e take away raffinatissimi dello chef israeliano Yotam Ottolenghi che attinge dai colori, sentori e consistenze dei prodotti della sua terra, il Medio Oriente, lui è d’origine israeliana, offrendo un tipo di cucina vegana insolita, fatta di brio e stile cosmopolita. Noi troviamo nella proposta della Claudia Fraschini la declinazione in chiave esclusivamente mediterranea, priva di influenze e prodotti di stagione mediorientali, della sua cucina.
Viva la vida, per dirla con la pittrice Frida Kahlo che a una composizione di angurie dai colori ‘succosi’ e freschi, tutti da ‘assaporare” ha dedicato persino un quadro.