By Monica Melotti
Wed. 26 July, 2017
E’ l’estate, si sa, la stagione in cui ci si abbandona al relax più totale, al dolce far niente: distese ad abbronzarsi sulla spiaggia finissima, cullate dal rumore delle onde del mare, o su di un prato verdeggiante circondate dalle montagne ricoperte di boschi fitti di larici e faggeti. E confessiamocelo pure, uno dei momenti più voluttuosi e intensi delle vacanze, è quando il partner s’interessa a noi e tratta il nostro corpo come una tartina da imburrare, spalmandola di abbondante crema solare. Un gesto che va al di là della voluttà e si fa responsabile, tanto è importante (soprattutto in tempi di buco nell’ozono) formare uno scudo protettivo ai raggi ultravioletti Come segnalato nell’articolo precedente apparso su Neve Glam dedicato alle creme solari, è bene sapere che “nello spettro di luce invisibile, gli UVA di per sé numerosi, si alleano agli UVB, quelli che possono dar adito a problemi anche seri alla pelle (dalle semplici irritazioni e scottature in su) e prevenirne i danni”. Insomma è risaputo, ormai, che sono loro i veri colpevoli di quel dannoso processo di invecchiamento chiamato photoaging, e che trasforma la fronte del viso in ‘millefeuille’, per esempio, ma seguendo una ‘routine solaire’ ci si può abbronzare in tutta tranquillità. Ma quel è il comportamento corretto per una tintarella a prova di errore? Vale sempre la regola che occorre usare fattori di protezione alta, almeno 30 spf sul viso (fattore di protezione solare, ndr) per evitare la comparsa di macchie cutanee. Se proprio volete esporvi tra le 11 e le 16, quando si concentra il 95% di tutta l’irradiazione, proteggetevi bene e non restate al sole per più di mezz’ora. Ricordarsi di mettere il solare anche sulle mani, le macchie rivelano subito l’età di una persona. La scelta dei solari è veramente ampia e con texture differenti. L’attuale classificazione, alta, media, bassa, rende la scelta più facile per il fattore spf. Da sapere che con l’spf 50+ ci si abbronza lo stesso e che l’spf 100 e “total block” è una trovata pubblicitaria, una copertura così totale farebbe soffrire la pelle. Qual è la dose giusta da applicare? Per una protezione efficace, la dose consigliata per una persona di corporatura media è di 2 milligrammi per cmq di pelle, cioè l’equivalente di mezzo cucchiaino da thé per il viso e un bicchierino da liquore per il viso. Il solare va applicato mezz’ora prima di esporsi al sole per dar modo ai fattori protettivi di amalgamarsi con la pelle e poi, secondo le guide della Fda, va riapplicato ogni 2 ore. Sole in montagna? Valgono le stesse regole del mare. Da sapere che più alto è il sole nel cielo più intensa è la radiazione UV. E’ importante non superare le 4-5 ore al giorno consecutive di esposizione e ricordarsi di indossare sempre un cappello e occhiali con lenti filtranti, infine portare sempre con sé uno stick solare per le labbra.
Ecco le scelte di Neve Glam:
Expert Sun, Aging Protection Cream Spf 30 Wet Force di Shiseido, si applica sulla pelle bagnata e intensifica l’azione protettiva emulsionandosi all’effetto della traspirazione.
Gel viso Gel Protettivo Viso Korff Sun Secret, una texture leggera, dal rapido assorbimento che garantisce una protezione ad ampio spettro, proteggendo la pelle dai raggi UVB e UVA e contrastando il fotoinvecchiamento.
Très Haute Protection con SPF 50 di Avène, uno stick che evita la comparsa di macchie solari, non toglie il trucco, non lascia patine sul viso e protegge perfettamente. Un vantaggio? E’ tascabile, da portare sempre con sé.
Botanical Sunscreen Face spf 50 Australian Gold, una crema lievemente colorata, mentre protegge dai raggi solari, regala un colorito impeccabile e luminoso.