I finlandesi, sempre in forma smagliante, sono quelli che si sono spinti oltre nella declinazione del Chaga, un fungo di colore nero che cresce in ambienti dalle temperature molto rigide, anche a -30°, sulle cortecce delle betulle che porta alla decadenza, ma che vanta, buon per noi, delle notevoli proprietà benefiche per l’organismo; e in occasione della trascorsa e affollatissima edizione torinese di Terra Madre, Salone del Gusto, (spettacolare vetrina delle eccellenze e curiosità gastronomiche a livello planetario), nello stand Finlandia, è stato presentato il primo estratto istantaneo per tisane, Instant-Chaga, già premiato in loco col titolo di Superfood Prize.
Viene prodotto dalla Puhdistamo (distribuito per ora solo in Finlandia, in settecento botteghe biologiche, ma ben presto disponibile sul sito online), una giovane impresa che fa della ricerca alimentare ispirata al benessere il suo focus, con prodotti inediti, rigorosamente biologici e certificati, capaci di stravolgere le nostre abitudini a tavola, trasformando i principi della nutroceutica, ovvero del cibo funzionale, in una consuetudine.
Il Chaga, dunque, questo sconosciuto, almeno dalle nostre parti, ha dalla sua numerose proprietà benefiche che attirano l’attenzione di salutisti e ‘millenials’ (così viene chiamata la nuova generazione che insegue forma e benessere anche a tavola), in quanto si rivela essere un’autentica miniera di antiossidanti capaci di contrastare le tossine nel nostro corpo, e quindi di stimolare il sistema immunitario, grazie alla lunga catena zuccherina dei polisaccaridi o beta-glucani di almeno venti tipi diversi.
Il Chaga che viene raccolto nelle aree più remote della Finlandia, in foreste incontaminate, anche di bellezza, è stato analizzato (pignoleria questa tutta Finlandese) in laboratorio per misurarne l’effettivo potere antiossidante, che è risultato pari a 96.800 Orac (un indice di efficacia a dir poco sbalorditivo), molto più alto rispetto a quello dei mirtilli (solo 4670) o di un buon bicchiere di vino rosso (4.500).
Ecco perché i russi hanno voluto chiamare questo infuso, di cui sono grandi consumatori, un regalo degli dei. Forse eccessivo? Eppure la storia ci ricorda che questa sostanza ha origini a dir poco secolari se è vero che la ritroviamo menzionata nella biografia del Gran-Duca di Kiev (Vladimir Monomakh 1053-1125). Pare che egli sia riuscito a guarire da una malattia della pelle applicando un miscuglio ricavato da polvere di Chaga mescolata ad acqua.
Ai nostri tempi la apprezziamo come ‘rigenerante’ tout-court, ecco perché la Puhdistamo ne ha ricavato una linea benessere, i cui ‘protagonisti’, oltre all’Instant Chaga, sono il Chaga Extract, un estratto da dosare col contagocce nell’acqua (due volte al giorno), come il Conifer + Chaga, ritrovato che associa l’essenza della corteccia del pino silvano (strepitosa riserva di minerali) che cresce nelle conifere finlandesi alla polvere di Chaga (che ricordiamo deve il suo nome alla lingua autoctona della popolazione dei Monti Urali, tra i primi ad apprezzarne i meriti). Ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, perché non iniziare la colazione prendendo un Chaga-Coffee?
Naturalmente di origine organica, di qualità ‘mild’ (cioè delicato), questo tipo di caffé proviene da piccole torrefazioni peruviane dislocate a Tampere. Ed è associato al Chaga ridotto in polvere. Chi, invece, lo apprezza in scaglie, acquista i Chaga Groats: pratico infuso (basta aggiungere dell’acqua bollente e lasciare sedimentare il composto essiccato e macinato, da quindici minuti a un’ora). Per poi filtrarlo e ricavare una bevanda corroborante.
Albert Valloni
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