Reduci da un ‘tour de force’ a Terra Madre, Salone del Gusto di Torino, (dal 22 al 26 settembre), è cresciuta in noi la convinzione che la stagione invernale che verrà si aprirà sotto il segno della Finlandia. Perché un soggiorno nel Paese completamente innevato, dal Baltico alla Norvegia, è molto di piu di una semplice avventura sciistica diversa dal solito. Benché trascurata dai discesisti (per la cronaca, l’unica pista loro dedicata è lunga poco più di 2 km, e ha un dislivello di 600 metri), resta pur sempre la meta invernale per eccellenza dagli amanti dello sci di fondo e delle passeggiate sui laghi ghiacciati: attività in ascesa tra i giovani per l’impronta eco-trendy.
Gli stessi sciatori che, a fine giornata, si godono il rito della sauna, anche di ghiaccio, (a Ruka, prestigiosa stazione sciistica) e la scoperta di una costellazione di nuovi ristoranti-gourmet con chef, stellati o meno
pronti a spingersi oltre i confini, (con tanto di stoviglie di design al seguito, vedi Jarmo Pitkänen, chef del noto ‘studio-restaurant’ Tundra a Kuusamo, ma anche affermato ceramista) pur di far conoscere, anche in Italia, la cucina del profondo Nord, ricca di sentori e di ingredienti ultra-naturali, raccolti in un ambiente ancora vergine, quindi di una purezza estrema.
Ma dimenticate le polpette dell’Ikea (che tra l’altro sono svedesi e non finlandesi: sarebbe come cercare i Canederli in un ristorante sotto il Vesuvio): forse ispirati dal danese René Redzepi e dal suo brodo di legno di betulla, i giovani chef finlandesi proveranno, c’è da scommetterci, a sedurre i palati più raffinati sfoderando il loro “berry power” declinandolo in una miriade di piatti. Volete qualche esempio di super-bacca? Fragola di bosco (ahomansikka eli metsa mansikka, conosciuta anche come fragaria vesca), mirtillo (mustikka), mirtillo rosso (puolukka, ovvero vaccinium vitis-idaea), moretta palustre (varikssemarja,variksen) lampone artico (mesimarja), ribes (viinimarja), mora gialla palustre (lakka, da cui si ricava un delizioso liquore aromatico).
Del resto non stupisce che questo sia il Paese in cui le bacche vengano vendute a litri (un litro di fragoline per esempio corrisponde a 4 kg) e siano talmente abbondanti che ogni anno se ne lascino tonnellate sulle piante. Ma questo fino a ieri: oggi questi doni della natura ricchissimi di vitamina C e di antiossidanti e flavonoidi preziosi, sono valorizzati da una nuova scuola di gastronomia che si inserisce a buon diritto nel filone salutistico. Prepariamoci, dunque, all’arrivo nelle botteghe biologiche e drogherie meglio fornite a fare incetta di salse, marinature, bevande alcoliche e analcoliche, desserts, barrette, biscotti, polveri e integratori vari per trasformare deliziosi smoothies e frullati, (ideali per la prima colazione o una sosta
improvvisata sulle piste degli sciatori) ma anche chutneys dal sapore intenso e pungente oltre a delizie varie, tutte a base di bacche. Non solo sanissime e salutari, ma inaspettatamente buone!
Indubbiamente, un altro piacere che la Finlandia offre ai suoi visitatori, è la tranquillità, la quiete e la lontananza dal gossip e dalla mondanità. I Finlandesi, si sa, sono discreti, poco curiosi, per niente modaioli, fautori convinti del “vivi e lascia vivere”. I loro luoghi di incontro sono la sauna e la tavola, da vivere senza parole; il silenzio qui è considerato un privilegio tutto da condividere; e anche questo, dopo i sollazzi e le baraonde del nostro Capodanno, può essere parte di una gradevole esperienza detox fatta di bacche, succo di betulla, silenzio. E nessuno che ci guarda di brutto se stiamo sempre al cellulare, perchè qui telefonare è un vizio (e un orgoglio) nazionale. Infatti, cosa curiosa, molti avventori dei bar chiamano al telefono il barista per ordinare la consumazione.
Barbara Ronchi della Rocca
barbararonchidellarocca@neveglam.com
Nel cestino della spesa arriva un carico di prodotti in versione finlandese!
Raffinate gelée finlandesi all’ossicocco, una delizia insolita da offrire agli ospiti. Azienda Agricola Vavesaari: www.vavesari.fi