Più passano gli anni, ha superato tranquillamente i sessanta, e più la stazione francese di Les 2 Alpes, nel dipartimento francese della Val d’Isère, a pochi chilometri da Grenoble, si rivela giovane, fresca, dinamica, al passo coi tempi.
Merito di una frenetica e incessante attività, si dirà. Qui, del resto, la stagione dello sci pare non finire mai o quasi… perché alle 15.45 di sabato 27 agosto c’è stata l’ultima corsa, questa volta solo in discesa, dai 3.200 metri di quota, delle telecabine Jandri Express, che riportavano alla base, in trenta minuti, l’ultimo gruppo di sciatori indolenti della stagione, quasi a sigillare insieme alla chiusura degli impianti di risalita, anche la fine di una lunga estate-calda-dello-sci, iniziata ben due mesi prima, era il 17 giugno, e trascorsa, per molti frequentatori, tra un’infinità di salti, tuffi, piroette acrobatiche in pista, fuoripista o all’interno del noto snowpark in quella che a detta degli esperti e trend-setter, è ormai considerata, non a caso, la capitale internazionale dello Snowboard (con la esse maiuscola) al punto da influenzare non solo nuove tecniche di discesa (sempre in evoluzione, come del resto i materiali), ma anche un certo lifestyle, alternativo e gregario, in cui si esalta la libertà di espressione del corpo.
Una conferma del successo arriva dai numeri: quest’estate, ogni giorno, 1500 sciatori si sono dati appuntamento lungo le pendici del ghiacciaio francese, uno dei più estesi e frequentati d’Europa, con piste aperte già alle 7.30 del mattino, compresa una rossa oltre a nove blu, che coprono una rete di percorsi che dai 3568 giungono ai 3200 metri di quota. Quanto ai fedeli dello snowboard che formano il 40% sul totale dei frequentatori della stazione sciistica, chiamati comunemente rider, ad attenderli, oltre alle piste del ghiacciaio, c’è anche uno Snowpark considerato sin dalla sua apertura nel 1994, uno dei più belli di tutto l’arco alpino. Situato a 3400 metri di quota con una superficie di 18 ettari, all’incirca 12 campi da calcio, è costellato da attrezzature incredibili: 2 half-pipe, tra cui un super pipe di dimensione olimpica, hip, quarter, moduli, whoop, hand-rail, trampolini big air, e un air bag ovvero un mega-cuscino gonfio d’aria dove atterrare in modo soft e in tutta sicurezza.
Uno degli ambasciatori più accreditati di Les 2 Alpes e della sua ‘Snowboard Culture’, è Audran Flammier, il primo ad aprire qui un campo pratica, in cui, tempo una settimana di permanenza (come prevede la formula che oltre al soggiorno include i pasti e diverse attività ludico-ricreative), gli ospiti, (in generale tra i venti e i trentacinque anni di età, ma anche un numero crescente di adolescenti) grazie a uno stage intensivo assicurato da un team di sette insegnanti, imparano a fondo i segreti dello snowboard. Il primo DA CAMP venne inaugurato nel 2008 grazie anche all’intraprendenza di un gruppo di amici e appassionati di una particolare e in quegli anni ancora poco diffusa tecnica di sci acrobatico, definita free-style, oggi di tendenza, che comprende pure lo snowboard.
“Intanto chi è quello che tutti nella stazione di Les 2 Alpes, in cui è residente, chiamano semplicemente Audran?”
“Ho 38 anni, sono originario di Bresson (Rhône Alpes), anche se ormai risiedo a Les Deux Alpes dal 2000. Mi considero un patito dello snowboard della prim’ora, da quando avevo appena 12 anni. Non appena compiuti i 19 anni, infatti, dopo aver conseguito diversi brevetti, decido di trasformare quella che era una semplice passione, in un mestiere vero e proprio. Ed è cosi che scelgo, insieme a un gruppo di amici insegnanti specializzati nel freestyle, di aprire una sorta di scuola privata dedicata a questa pratica sportiva. Dal 2009 dirigo DA CAMP di Les 2 Alpes, un’avventura che continua ancora oggi a darmi molte soddisfazioni”.
“Per esempio?”
“ Ho avuto come allievi un bimbo di appena tre anni e mezzo, anche se sei anni è l’età giusta per cominciare, ma ho anche insegnato a un signore della veneranda età di 72 anni perché non c’è alcun limite per chi vuole imparare a fare dello snowboard. Solo la motivazione conta.”
“Una pratica che miete sempre più fans in ogni angolo del globo, non solo rivolta a chi ha il privilegio di abitare vicino alle montagne”.
“Proprio cosi’. Sono sempre di più le persone ad essere attratte da questo sport: ho avuto allievi dall’Australia, dal Giappone, dagli States e persino dalla Polinesia”.
“Perché l’estate è la stagione ideale per imparare i segreti della discesa in snowboard?”
“Intanto perche fa bello e le temperature piacevoli. E questo è già un buon motivo per affrontare lo snowboard in modo divertente, frequentando anche lo snowpark. E poi la neve è più morbida e questo aiuta non poco, specie all’inizio, quando le cadute sono numerose”.
Si sa la neve nella stazione sciistica di Les 2 Alpes è considerata materia di culto, tanto che possiamo parlare di ‘cru’ (ovvero di raccolta, estrapolando un termine usato dagli enologi). Al fine di migliorare la pratica dello sci estivo la società che gestisce il comprensorio riserva alla neve particolari attenzioni. I responsabili, infatti, eseguono una serie di misurazioni del manto nevoso e applicano le migliori tecniche per preservarlo sin dall’inverno, come le ‘trappole-per-neve’ (un sistema di stoccaggio della neve per mezzo di barriere in legno o serie di semitubi scavati nel ghiacciaio). Completano l’opera i gatti delle nevi che, quotidianamente, e sin dalle prime ore del giorno, spargono e ripartiscono la neve raccolta su tutte le piste da sci del ghiacciaio (per un’estensione pari a 111 ettari) allo scopo di garantire la “sciabilità” del comprensorio d’alta montagna. Mentre un gruppo di trenta ‘shapers’ assicura l’uniformità e la docilità del manto nevoso.
“Ma la qualità della neve, per quanto incredibile a dirsi, è solo una delle attrattive della stazione…”
“Certo, dal pomeriggio si possono effettuare numerose attività divertenti: dalla mountain bike al beach volley, e poi rafting, slittino estivo, mountain board, (sorta di robusto skateboard in versione ‘fuoristrada’), trekking; per chi, invece, vuole raggiungere uno stile impeccabile sullo snowboard organizziamo delle proiezioni video della settimana eseguite dai coach”.
“Cos’hanno portato di nuovo gli anni Duemila, per quanto concerne la pratica dello snowboard? Ci sono delle nuove tecniche? In cosa consistono?”
“Il modo d’insegnare lo snowboard è in continua evoluzione ma i fondamentali restano gli stessi, ovvero il lavoro sull’equilibrio e la coordinazione.
Si cerca di adottare al singolo allievo delle tecniche d’insegnamento in modo che possa evolvere a seconda del suo livello e predisposizione lavorando in piccoli gruppi. Ogni insegnante, del resto, ha i suoi esercizi favoriti, anche se molti si assomigliano”.
“Come si evolvono gli snowboard? Più adatti a differenti tipi di neve?”
“Grazie all’evolversi delle tavole che facilitano il cambio delle lamine ed evitano le cadute, imparare a fare snowboard diventa sempre più facile . Esistono delle tavole adatte a ogni tipo di neve e di pratica: modelli a forma allungata chiamati “Swallowtail” (coda di rondine) o “Fishtail” (coda di pesce) specifici per la neve fresca. Come pure tavole asimmetriche e direzionali per la pista e il Backcountry; molto richiesti anche i modelli Twintip (di forma simmetrica) per la pratica del freestyle. Ormai sul mercato sono presenti un’infinità di forme che presentano linee concave (cambre) o convesse (rocker) adatte a ogni tipo di pratica E’ molto importante farsi guidare nella scelta dello snowboard da un professionista al fine di selezionare al meglio il materiale”.
“Chi osa di più sulle nevi nel fare salti e acrobazie in genere? (Italiani, inglesi, tedeschi…)”
“Le follie tra rider sono piuttosto comuni, ma se c’è chi ama esagerare allora sono proprio i rider che provengono dai Paesi scandinavi e che hanno la possibilità di fare snowboard tutto l’anno”.
“Gli errori da non fare sullo snowboard?”
“Meglio controllare prima lo spessore delle lamine soprattutto sulla parte anteriore dello snowboard se si vogliono evitare cadute rovinose sulla neve”.
“Quali sono i modelli più cool dell’estate 2016?”
“ Quest’anno a Les 2 Alpes si sono viste diverse tavole dal profilo asimmetrico e dai colori fluo: erano molto di tendenza “.
“ La tua playlist preferita sull’Half-pipe ?”
“Amo il genere Hip-Hop e Rock. Una scaletta potrebbe essere questa:
ASAP Rocky
LORELY & ME
The Killers … ”
‘La disattenzione più comune tra i neofiti dello snowboarder?”
“Scordarsi di applicare la crema solare! Le scottature si pagano care!”
“ Consigli pratici prima di cominciare una sessione di snowboard”
“ Fare un pò di riscaldamento e bere molta acqua, in quota ci si disidrata facilmente”.
“Una colazione in compagnia di fuoriclasse dello sci francese (che si allenano sul ghiacciaio di Les 2 Alpes) ?
“E’ molto importante, prima di iniziare a sciare, fare una buona colazione. Ecco qualche indirizzo giusto per cominciare bene la giornata magari prendendosi un cappuccino gomito a gomito con qualche campione. Due sono I locali di punta al mattino: ‘The Spot‘ per un eccellente breakfast all’inglese e ‘Slide Planet‘‘‘ per un ‘petit déjeuner’ in compagnia dei più noti riders della stazione“.
“Cosa fare nel doposci a Les 2 Alpes?”
”In genere, smesso di sciare, ci si ritrova al Mowtown Café dove preparano dei cocktails fantasiosi, oppure nuovamente allo Slide Planet ma questa volta per gustarsi un Kir Royal insieme a un suggestivo tramonto.
Giunta sera, a Les 2 Alpes, è d’obbligo una tappa alla Smithy’s Tavern per assaporare i diversi shots di genepy ‘maison’ aromatizzati con essenze naturali, e magari fare qualche conoscenza interessante. Quindi, per concludere la serata, niente di meglio dell’Avalanche Club dove la musica impazza e i dj super-selezionati. A questo punto si può osare una, o più, Vodka Redbull, ma attenzione… perchè la notte è piccola. E l’indomani si cambia genere di pista!”.
albert valloni
(albert.valloni@neveglam.com)
Un’estate a tutto snowboard, frequentando i corsi di Da Camp, organizzati da insegnanti indipendenti, a Les 2 Alpes, in Val d’Isère, Francia,