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In sella al suo mitico cavallo bianco, un cavaliere in tenuta equestre e posa olimpica, si lancia oltre la montagna imbiancata che sormonta con un balzo prodigioso, sullo sfondo di un cielo azzurro.
E’ l’immagine che mescola fantasia a realtà, firmata da Emilie Lacroix e non poteva restituire al meglio l’idea di sfida che rappresenta l’attesissimo Jumping Longines Crans-Montana in programma da giovedì 28 a domenica 31 luglio nell’incantevole cittadina alpina, nel cuore del Vallese in Svizzera, posta su un altipiano a 1500 metri di altezza a strapiombo sulla valle del Rodano.
Lungo il percorso del paddock che misura 70 per 43 metri, costellato di ostacoli alti 150 cm, come si addice a un Gran Premio, si sfideranno i più autorevoli rappresentanti di questo prestigioso sport equestre, nella categoria uomini e donne, provenienti da quindici nazioni. Un evento sportivo, dunque, ma dal fascino internazionale, che richiamerà, a detta degli organizzatori, almeno diecimila persone che resteranno semplicemente ad occhi aperti a osservare le imprese dei più grandi campioni della specialità del salto ostacoli, tanto che alcuni di essi saranno chiamati, il prossimo agosto, a partecipare ai giochi olimpici di Rio. Come Steve Guerdat, il campione in carica di salto ostacoli agli ultimi giochi olimpici di Londra.
Seppure nello spazio concentrato di pochi giorni, Crans-Montana rivivrà l’atmosfera ‘pétillante’ della Belle Epoque con strascico di auto di lusso, abiti eleganti dai cappellini originali, cocktails, feste e inviti a cena. Non mancheranno i bei nomi che troveranno posto nella tribuna ad Est del paddock, l’area Vip per intenderci, accanto al trendy bar-risto-club Zero Dix, solleticati non solo dalla presenza, tra i partner, dei rappresentanti di una grande casata di banchieri, quali i Rothschild, ma anche della prestigiosa maison Longines –che è anche cronometrista ufficiale della manifestazione- e che da sempre ha un legame con questo nobile sport a cui si addicono valori quali l’eleganza, la precisione e il coraggio.
Il montepremi che si spartiranno i cavalieri, oltre un centinaio con al seguito trecento cavalli,(sistemati nell’ area terrazzata del lussuoso hotel Chetzeron, con a disposizione fieno fresco di alpeggio)
Affiche d’Emilie Lacroix par PIM (Sportsguide SA)
è di quelli di tutto rispetto: complessivamente 180 mila franchi svizzeri
(suddivisi per i diversi tornei durante le giornate di qualificazione) di cui 55 mila per il solo Grand Prix Longines che scoccherà alle 14 in punto ( ora Longines…) di domenica 31 luglio.
L’idea originale di far tornare una competizione equestre di tutto prestigio nel cuore del Vallese è da attribuire ai responsabili dell’associazione Jumping-Crans-Montana, ovvero François Besençon (presidente) e Yves Rytz, entrambi molto inseriti nel circuito delle competizioni equestri in Svizzera, insieme a Daniel Perroud, grande organizzatore di eventi sportivi.
Il quale riassume così la genesi dell’impresa sportiva: “Era semplicemente impensabile che Crans-Montana con il suo panorama straordinario, non fosse inserita nel calendario ippico internazionale”.
Albert Valloni