Single forever? Surtout pas! Ma non è detto che basti trovarsi al momento giusto al posto giusto (a Crans Montana, per esempio, in occasione di Sungether) per far scattare l’alchimia. Meglio arrivare all’ora X ben preparati. Incominciando al momento di fare le valigie: da riempire (ma non troppo: un cambio d’abito ogni due ore verrà interpretato come sintomo di mutevolezza di umore e incostanza di identità…) puntando, invece, su un’eleganza naturale, rilassata. Inutile mascherarci, fingerci diversi da quelli che siamo, mentre è soprattutto importante sentirsi a proprio agio, in tutto, anche nell’abito. Evitiamo solo gli eccessi che potrebbero spaventare : un look Calvin Klein prima maniera (il tristemente famoso heroin-chic), le scollature abissali, le gonne micro, gli spacchi assassini.
Così come un approccio “soft”, educato anche se non brillantissimo, è sempre più piacevole di un fuoco d’artificio di follie – sempre a rischio di essere rompiscatole e invadente.
Di fronte a un candidato “papabile”, come in una trattativa d’affari, facciamo nostro il motto dello statista Disraeli: “Never explain, never complain“: non spieghiamo il perché e il percome dei nostri precedenti fidanzamenti finiti male, non cerchiamo scuse e motivazioni per il nostro essere qui (in fondo siamo in due, no?, non dimostriamoci troppo ansiosi di piacere, o troppo riconoscenti dell’attenzione prestataci: è un atteggiamento poco seduttivo che indica scarso rispetto di sé. Al momento della verità, l’eventuale “no” sia detto senza aggressività, con dolcezza, con un po’ di humour. Di contro, non disperdiamo il “sì” in un mare di parole: non dev’essere un’allusione, un indovinello, una dichiarazione d’ intenti. E’ un sì, e tanto basta.
Barbara Ronchi della Rocca
barbararonchidellarocca@neveglam.com
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